I disturbi specifici dell apprendimento

I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMIENTO

Vediamo per fare chiarezza quali sono i DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO.

  • Dislessia: disturbo della lettura che si esprime a livello base della decodifica del testo (lettura molto rallentata con molti errori)
  • Disortografia: disturbo della scrittura che si esprime a livello della compitazione del testo (codifica fono-grafica e ortografia)
  • Discalculia: disturbo delle abilità relative al mondo dei numeri e del calcolo
  • Disgrafia: disturbo della scrittura che si esprime a livello della grafia (aspetti grafo-motori)

Importante saper DISTINGUERE tra DIFFICOLTA’ e DISTURBO:

Prima cosa è fondamentale sottolineare la differenza tra disturbo e difficoltà.

Con difficoltà di apprendimento si intende una qualsiasi generica difficoltà incontrata dallo studente in ambito scolastico, che può causare basso rendimento e fatica nel mantenere i ritmi delle acquisizioni proprie di un gruppo classe. Con un corretto e immediato percorso di potenziamento per mezzo di un intervento di recupero personalizzato realizzato attraverso una specifica analisi delle caratteristiche del bambino, intervenendo sull’analisi dell’errore e sulla didattica, si possono colmare le lacune.

Con il termine disturbo specifico dell’apprendimento, invece, si sottende la presenza di un deficit più severo a base neurobiologico specifico di un apprendimento, rivolto ad un particolare dominio di abilità, (lettura, calcolo, ecc.), raramente isolato, ma più frequentemente in associazione con altri disturbi (comorbilità), che viene indagato e verificato attraverso un procedimento clinico – diagnostico, (Cornoldi, 1999; 2007).

Un DISTURBO può essere una minaccia per la qualità della vita del bambino/ragazzo se non affrontato correttamente

I disturbi specifici dell’apprendimento se non vengono affrontati correttamente possono generare nei bambini/ragazzi situazioni di grande disagio perché:

  • Comportano stress e senso di fallimento continui che possono sfociare in psicopatologie e difficoltà di adattamento;
  • Richiedono una riorganizzazione del senso di identità e delle dinamiche relazionali nei diversi ambiti di vita;
  • Necessitano di un percorso di accettazione della diagnosi e degli interventi;
  • Comunque si sentono “DIVERSI”.

I fattori di stress scolastici e sociali per i ragazzi con DSA sono direttamente correlati con i loro vissuti di difficoltà di inserimento nelle relazioni con i compagni, con gli insegnanti e spesso anche con i genitori. Uno dei maggiori fattori di stress scolastico per i dislessici è la richiesta cognitiva.

La RICHIESTA COGNITIVA spesso si fa eccessiva in termini di:

  • Accessibilità cognitiva;
  • Risorse di memoria, attenzione concentrazione da destinare allo svolgimento del compito richiesto;
  • Sviluppo di maggiori capacità di attesa nel raggiungere un risultato;
  • Tempo;
  • Immagine di sé.

La richiesta cognitiva sottintende anche una buona capacità di memoria e spesso in questi bambini/ ragazzi il processo di memorizzazione è deficitario.

Inoltre se una nozione è stata appresa sperimentando paura, ogni qual volta verrà ripescata dalla memoria si attiverà nuovamente il vissuto emotivo corrispondente poiché apprendimento ed emozione hanno tracciato lo stesso percorso sinaptico, viaggiando insieme. Quindi mettiamo in memoria anche le emozioni, in questo caso, negative.

Per tracciare gli apprendimenti con delle emozioni positive è necessario instaurare un’alleanza con il bambino/ragazzo, per il quale l’errore è il nemico da sconfiggere. Ecco perché è importante che l’insegnante si svincoli dalla categoria del giudizio, nel quale è stato relegato dal sistema educativo basato sulla valutazione quantitativa, uscendo quindi da quella dimensione giudicante che trasmette paura (del voto, dell’errore, etc..), senso di colpa, di incapacità.

«La persona è disposta a impegnarsi quando la speranza di successo supera la paura dell’insuccesso, altrimenti prevale il senso di vergogna e inattività» (Atkinson).

UN VALIDO AIUTO: GLI STRUMENTI COMPENSATIVI

Conoscere e saper usare gli strumenti compensativi sono un valido aiuto per superare le situazioni di maggior disagio.

Figura 1. Mappe

Figura 2. Mappe

Figura 3. Testo Originale

Figura 4. Testo Adattato